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I print with CTS Goccopro 100 and pony 22 Print and Dryer www.marketscreentypographic.com/

Grazie Martina, che modello di stampante hai? Perchè magari la carta che abbiamo utilizzato noi non è ideale per la tua periferica, nel nostro sito www.mstsas.com nel settore sublimazione trovi diversi prodotti, invece nella scuola di formazione Atelier della Stampa www.atelierdellastampa.it abbiamo maggior specializzazione per utilizzo e consigli tecnici sia sulla tecnica che sulla colorimetria, questa è ottima anche per i corsi di formazione sul marketing di prodotto

@@MarketScreenSrl ho una Epson F100 acquistata per hobbysmo

@@martinapaltanin5713 interpelliamo subito il formatore della sublimazione in accademia per consigliarci la carta ideale, se invece vuoi contattare direttamente il formatore Cristian Baronio in Atelier della Stampa ti lascio il numero ATELIER DELLA STAMPA Tel. 02 52804925 info@atelierdellastampa.it www.atelierdellastampa.it

si certo, puoi contattare il responsabile tecnico della scuola di formazione a Milano Atelier della Stampa all'indirizzo mail info@atelierdellastampa.it

is it a mesh for water-based or solvent-based ink? What ink do you use? What do you use to clean?

che modello di stampante hai? Perchè magari la carta che abbiamo utilizzato noi non è ideale per la tua periferica, nel nostro sito www.mstsas.com nel settore sublimazione trovi diversi prodotti, invece nella scuola di formazione Atelier della Stampa www.atelierdellastampa.it abbiamo maggior specializzazione per utilizzo e consigli tecnici sia sulla tecnica che sulla colorimetria, questa è ottima anche per i corsi di formazione sul marketing di prodotto, aspettiamo un tuo riscontro, grazie!

Conosco molto bene la serigrafia, bisogna conoscere la tecnica e l'inchiostro, ci sono grandi opportunità e limiti, vedere per credere, scuola di formazione www.atelierdellastampa.it

@@fabrizioselis2370 se conosci bene la serigrafia perché utilizzi inchiostri plastisol per stampare sacchetti di carta? Ti interessa solamente vendere ai neofiti che abboccano alle soluzioni semplici che proponi, nessuna azienda serigrafica serie utilizza inchiostri tessili per stampare supporti in carta, solo per ottenere l'effetto puff. Oltretutto una scelta antieconomica considerato l'utilizzo del forno per polimeralizzare il colore a 160°. Non stai parlando con un hobbista, non sei in grado di fare formazione professionale, solo fumo.

@@loganthewolverine2184 perché con Goccopro stampo con retino FM ed il plastisol non asciugando mai nel quadro è eccezionale, asciuga a 130 gradi, il sacchetto non si lava in lavatrice, non aspiro solventi e non ho mai fermi in macchina, con Goccopro, graficamente deciderò dove far rigonfiare e dove non, ma se conosci solo la serigrafia a telaio tradizionale, capisco che queste cose magari non ti sono chiare, io sono diverso quando le cose non mi sono chiare voglio vedere e poi parlo, ma non siamo tutti uguali. Abbiamo la scuola perché queste cose le mostriamo dal vivo, poi se non ti piace il mio sistema ci può stare, ma puoi scrivere a me non piace e accetto tutti i pareri, il fatto è che io conosco molto bene il sistema tradizionale è quello digitale, quindi sono più credibile, tu conosci molto bene solo il sistema analogico, per questo motivo ti capisco cosa vuoi dire, poi sul tono ci sarebbe da dire, ma vedi tu.

@@fabrizioselis2370 il colore non asciuga 130° gradi, specialmente con l'additivo rigonfiante. Non sei tu a decidere dove rigonfia, perché gonfia di per sé in quanto è stato aggiunto l'additivo, il tuo "scegliere" dove rigonfia è dato dalla sfumatura che guarda un po' rigonfia anche quella. Non respiri i solventi ma ti respiri i COV dal forno, vatti a leggere le schede di sicurezza di qualsiasi inchiostro plastico, nessuno usa il tuo metodo perché è sbagliato e rischioso, il colore non tiene, perche non è asciutto! Quindi rischi di macchiare con lo sfregamento tutto ciò che va a contatto. Questo per proporre un effetto rigonfiato, pensato per il tessile. E come mettere la benzina nel diesel. Stai formando persone che lavorano male, convinte di essere professionisti. Mi chiedo come mai la goccopro non è in nessuna azienda serigrafica tessile seria? Telai senza tensione, che vanno bene per chi ha poche pretese, ma con stampe a più colori vanno in crisi. Il tono è così perché non stai aiutando chi vuole iniziare questo lavoro. Serigrafi c'è né sono sempre meno, specialmente giovani e formati, non hai rispetto per questa professione. Ho avuto l'occasione di lavorare con brand affermati, chissà perché la goccopro non la trovi in nessuna azienda che stampa seriamente, e parlo di automatiche a 10/12 colori, al massimo trovi soluzioni DTG come quelle di M&R e Tek Ind.

@@loganthewolverine2184 magari non sai che esiste anche la base rigonfiante, non esiste solo l'additivo, adesso il bello è che il plastisol fa più male del solvente. Di Goccopro ne esistono 4 serie, che sicuramente non conosci. Il tuo tono mi ricorda tanto mio zio fotografo che diceva che la fotografia digitale non era foto, mi ricordi i tipografi che dicevano che la laser a colori non erano stampe. Ci sono circa 500 Goccopro in Italia, quindi non offendi me, ma loro ed un professionista bravo non si scriverebbe mai quello che stai scrivendo tu, ma capisco il tuo umore visto che sei ancorato al vecchio senza voler almeno conoscere il presente per prepararti per il domani.Non serve che rispondi, mi piace sapere che ami la serigrafia come me poi rimani pure con le tue idee, a me non cambia nulla.

www.mstsas.com info@mstsas.com ci invii pure un msg e la ricontatiamo quanto prima possibile

si andesso abbiamo aperto anche la Milano Academy Atelier della Stampa ruclips.net/video/VRgNcb-7cBM/видео.html

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questa è stampa serigrafica con telaio digitale, la resistenza è la migliore in assoluto perchè agisce per penetrazione, in molti casi infinita.

la stampa in rilievo si può fare anche sul tessuto, ma con inchiostro differente.

fabrizioselis@mstsrl.net

Se usi base acqua poliuretano è diverso, tu magari utilizzi base acqua acrilico ed è molto diverso

grazie!!! Le stampe devono emozionare

grazie!

è una soluzione per piccole quantità e non per il mondo dell'abbigliamento da lavoro e sportivo. La qualità del bianco è molto scarsa in fase di trasferimento, su colori chiari va bene e soprattutto su t-shirt. L'equilibrio inchiostro e testina plotter è ancora in alto mare e nel futuro come migliorerà, si affiancherà alla serigrafia ma non la sostituirà perchè la versatilità della serigrafia è unica.

grazie maestro, ormai si va verso le piccole quantita' , mi permetta di dissentire sullo sportivo mentre concordo su abiti da lavoro, ho provato campioni gratuiti di pet film gia stampato (provenienti da spagna inghilterra , indonesia india)sul polyester 600d di borse sportive ,kway e giubbotti a 140° mi ha stupito per resistenza al lavaggio e tatto su tessuti storicamente rognosi , provato pure su tute e divise calcio scure e non e' male certo non e' la sublimazione ma neanche serigrafia e' come sublimazione ,ma sullo scuro potrebbe essere alternativa valida ,purtroppo sono ignorante quindi non riesco a capire cosa sia la qualita' del bianco di fondo che per me e' decente provato sia sul polyester che sul cotone di polo tshirt e felpe e confrontato con dtg di amico che ha epson f2100 .al tatto somiglia ad un transfer plastisol che ripassato alla pressa per pochi secondi diventa morbido ed elastico ,non ho mai stampato( escluso plotter da taglio e pressa ) ho un piccolo negozio di abbigliamento sportivo da 25 anni e ho sempre preferito service per stampa ,ma crisi e quantita' sempre piu' piccole mi indirizzano verso dtf per il costo relativamente basso di una stampa e di tutto il sistema ,concordo ovviamente che serigrafia resta la tecnica piu' versatile e nonostante si parli da anni del digitale come del futuro da oltre 2000 anni e' ancora li ma il dtf potrebbe affiancarla insieme alle altre tecniche . ormai i nuovi sistemi wims sono sempre piu evoluti quindi si arrivera' presto a risolvere il problema della sedimentazione del bianco ,anche i costi dei vari white ink menegement system sono sempre piu' bassi ,anche epson sta pensando su carcassa di f500 60 cm di fare una dtf originale con ricircolo bianco , cosa pensa che e' ancora immatura come tecnica e che il bianco non e' gestibile ????

@@giuseppecardamone2699 Ogni sistema può trovare il suo spazio, l'importante si conosca la base degli ink utilizzati e che durino nel tempo. Hai provato lavaggio a secco o con lava/asciuga? Per il resto io sono a favore della tecnologia e penso che con Goccopro si veda

@@fabrizioselis2370 provato lavasciuga e non va male , purtroppo a secco non ho provato ma non credo vada bene

@@giuseppecardamone2699 ok penso a breve farò test di comparazione tra i diversi transfer che si possono realizzare per le piccole quantità ed a confronto ci saranno: 1) Il transfer realizzato con stampa su carta e poliestere con laser a colori 4 colori e 4 colori + bianco e sovrastampa del bianco transfer serigrafico. 2) Il transfer realizzato con stampa con plotter ecosolvent Roland (per adesso il migliore per questo lavoro) e sovrastampa del bianco transfer serigrafico. 3) Il transfer realizzato con plotter ink base acqua 4 COLORI + BIANCO (escludo l'uso di ink UV) e spolvero. 4) Il transfer realizzato con plotter ink base acqua 4 COLORI + BIANCO (escludo l'uso di ink UV) e sovrastampa serigrafica. 5) Il transfer realizzato con stampa su carta e poliestere con Indigo 4 colori + bianco e sovrastampa del bianco transfer serigrafico.

speriamo sia veramente utile

hai visto anche il precedente? ruclips.net/video/wlCwOb6wdx0/видео.html

è questo è solo il modello base!

questo è il link del nostro catalogo digitale bit.ly/3hRsNUh l'ink è a pagina 12 articolo I-NF080

Questo è il link per il nostro catalogo digitale bit.ly/3hRsNUh a pagina 17 articolo 012-168964